Non mi è mai venuta voglia di sentirti mia.
Sono contrario al possesso di qualsiasi essere vivente.
Persino i miei cani e il mio gatto non mi appartengono.
Conviviamo e basta, io raccolgo le loro cacche e provvedo al cibo loro provvedono a riscaldarmi i piedi di notte.
Non mi è mai venuta voglia di vederti lavare i miei piatti sporchi.
Non ho mai preso una lavastoviglie perché lavare i miei piatti sporchi mi piace ed è un modo per prendermi cura di me.
Non ho mai pensato che potessimo desiderarci per sempre, o forse si, forse l’ho pensato ma solo le prime volte quando qualsiasi cosa si pensi non vale un cazzo perché si è troppo presi dal fatto di essere sorprendentemente e nuovamente innamorati.
Il bolero di Ravel mi annoia anche se tu lo ami.
Tu rimani indifferente al calcio anche se ti ho portato allo stadio e non hai mai capito cosa fosse il fuorigioco.
Fuorigioco, come sono io, quando indecisa se prendermi o lasciarmi chiedi consiglio alle tue amiche.
Nessuno dei due ha mai detto “per sempre”, nessuno dei due cerca di essere migliore, nessuno dei due sa cantare ma cantiamo lo stesso.
Fondamentalmente siamo due canzoni con gli stessi accordi ma con una melodia differente.
Titolo: Indifferenti alle mode.
Se esisto tu ancora non lo sai.
Se esisti io ancora non lo so.
Ma salvami se mi vedrai cadere.
Ti salverò se ti vedrò inciampare.
E poi che bello sdraiarsi sulla neve e disegnare due sagome con le braccia allargate ad aspettare qualcosa che non vediamo arrivare.
Fai finta di niente se la neve diventa fango, fai finta di niente se la pioggia cade sul cemento, fai finta di niente se a volte di tutto non rimane niente.
Rimane il fatto che ci piace ballare in casa senza bisogno di uscire.
Sembra poco ma basta per avere ancora voglia di respirare.