Verità?

Ma se uno dovesse decidere di dire la verità quanta verità verrebbe compresa da chi ama nutrirsi di bugie?
Sei sicura di voler sapere quante volte ho desiderato tradirti?
Davvero vuoi ascoltare il racconto di tutte le volte che ho avuto paura fingendo di non averne?
Ti piacerebbe osservare tutti gli sbadigli che ho trattenuto?
Sei pronta ad accettare che a volte preferisco stare solo che in tua compagnia?
Ed è sempre amore.
Solo che è un amore mascherato di perfezione quando io sono imperfetto.
Mi piacerebbe considerarti un amica a cui dire tutto.
Confidarti tutte le tentazioni a cui ho ceduto e quelle a cui non ho ceduto vivendo nel rimpianto di non averlo fatto.
Metterti di fronte alle mie imperfezioni, dirti che l’abbronzatura è dovuta ad una crema autoabbronzante, mostrarti i miei denti d’oro e avvertirti che di notte russo e che continuo a muovermi perchè incapace di trovare la posizione perfetta.
A volte la schiena mi fa male e faccio fatica ad allacciarmi le scarpe e quando cerco spiegazioni vado su google e credo a ciò che leggo come un idiota qualsiasi.
Se davvero tu volessi la verità allora dovresti essere pronta ad affrontare la mia paura di invecchiare, e non ti potresti tirare indietro ascoltando il mio silenzio che ti chiede di aiutarmi ad affrontare il peso di una vita che ogni giorno che passa acquista qualche chilo di troppo.
Ma quella verità che tutti dicono di cercare fa più paura di qualsiasi menzogna ed allora non lamentarti se tengo su la maschera.
Non hai mai scelto quello che sono, hai semplicemente desiderato di possedere quel che immaginavi io fossi.
Se davvero vuoi parlare d’amore allora trova il coraggio di amare quel che sono davvero, ma il coraggio non lo troverai perchè è troppo comodo chiedermi di essere quel che non sono per poi poterti convincere che la scoperta delle mie verità nascoste ti assolverà da tutte le tue lampanti falsità.

Due o tre cose che ho imparato nella vita

Due o tre cose che ho imparato nella vita:
Il fuoco raffredda il freddo e una volta spento si ghiaccia il cuore nel ricordo del caldo perduto.
Nessun uomo imparerà mai a volare ma può spedire i suoi occhi nel cielo e sorvolare il mondo planando verso il mare come il più abile dei gabbiani senza mai bagnarsi le ali.
Ho conosciuto poveri la cui ricchezza era un immensa generosità che avrebbe potuto acquistare tutto l’oro del mondo e ho conosciuto ricchi così poveri di vita che non sarebbero stati in grado di comperare un emozione anche investendo tutte le loro ricchezze.
Ho visto strade buie che portavano verso luoghi di luce e strade abbaglianti che finivano in abissi di oscurità.
Ho conosciuto donne che senza un filo di trucco erano così belle che nessun inganno le avrebbe potute imbruttire e donne così truccate che tolta la maschera facevano fatica a ricordarsi il loro nome.
Ho stretto mani così salde. che mi lasciavano la loro impronta nell’anima e ho serrato mani così flaccide che mi lasciavano l’impressione umida di un inganno tra le dita.
Ho baciato con passione labbra che non sapevano baciare e ho provato fastidio nell’esplorare bocche troppo addestrate alla seduzione.
Ho viaggiato nel tempo per ritrovare il tempo in cui ero amato sentendomi come un viaggiatore senza valigia e senza destinazione.
Ho amato senza sapere che stavo amando per poi scoprirlo quando smisi di amare e mi sono creduto perduto in luoghi in cui mi sono ritrovato.
Ho scritto lettere lunghissime senza mai ricevere risposta e ho spedito un foglio bianco vedendolo ritornare pieno delle parole che io non ero riuscito a scrivere.
Cercavo di trovare un senso al vivere poi mi sono distratto vivendo e ho smesso di cercare qualcosa che non avevo mai perso.
Avrei voluto amare con la forza di volontà e non ci sono mai riuscito, avrei voluto smettere di amare con la forza del pensiero ma non ci sono mai riuscito, sono un marinaio che solca un oceano con una barca senza vele e senza remi tenuto in vita dalla speranza di un isola all’orizzonte.
E per finire ho imparato che se avessi continuato a cercare di imparare avrei buttato via la mia vita per questo ho smesso di cercare spiegazioni tornando ad essere quel ragazzino svogliato che non aveva voglia di fare i compiti perchè preferiva andare a giocare.
Sono stato un piccolo sognatore, sono diventato un grande cinico, ora cerco di tonare indietro facendo la stessa strada per tornare in quel luogo dove persi il mio primo quaderno di poesie che promettevano a me stesso che non sarei mai cambiato.
Il dolore di non riconoscersi ci mostra la ferita dei nostri sogni caduti, raccolgo l’aquilone che non vola più e me lo stringo al cuore promettendogli che lo riparerò perchè anche in mancanza di vento bisogna conservare la speranza di tornare a volare.

Faccio fatica a scrivere

Faccio fatica a scrivere,
Come se non ci fosse più niente da dire.
Mi sveglio con una gatta sul letto e mi addormento dando la buonanotte a due cani.
Gli umani mi interessano sempre meno, le uniche avventure che vivo riguardano camminate sul solito sentiero verso la solita collina.
C’è una mancanza di emozioni che mi porta a godere del nulla.
L’amore è una partita di tennis giocata contro un muro, rimane solo la voglia di tornare a viaggiare con i miei animali per svegliarmi ogni giorno in un posto diverso per avere la certezza di non avere legami.
Non credo più a nulla e mi sento libero di giocare col tempo che mi rimane come un gatto gioca col gomitolo per il solo gusto di disfarlo e vederlo sparso sul pavimento.
E quando sarà tutto srotolato sarò cosi’ stufo di giocare che non mi costerà nulla andarmene a riposare.

Il tempo ci cambia

Il tempo ci cambia fuori ma non si azzarda a cambiarci l’anima.
Può nevicare e diventeremo bianchi, la neve si scioglierà e diverremo fango, arriverà la primavera e fioriremo in attesa dell’estate che ci vedrà risplendere prima che l’autunno ci spogli lasciandoci nudi.
Possiamo scappare ignorando le stagioni ma non riusciremo mai a fuggire da ciò che siamo.
Siamo tutti un orizzonte da cui è impossibile spostare montagne, alberi e strade.
Non mi resta che accettare il tempo che passa lasciandogli lillusione che possa nascondermi a me stesso.
Ho imparato chi sono e sotto la neve, sotto le foglie, sotto il sole troverò sempre la mia anima.
Come quando da bambino mia madre cambiava lenzuole e coperte al mio letto senza riuscire a cambiare i miei sogni.

apparentemente normale

apparentemente normale
se non fosse che la vita non ha nulla di normale
è il meccanismo che lascia stupefatti
vivere è un equazione impossibile
risolta da un bambino di quattro anni
con uno scarabocchio su un foglio a quadretti
vite che si incrociano
su uno sfondo a due dimensioni
diventano la prova che l’attimo lascia tracce
noi ne siamo involontari protagonisti
come figure poste a caso
da un dio con la passione della fotografia
che passa il tempo a riempire
l’infinito muro della sua stanza
con istantanee della vita dei vivi

In un tempo

In un tempo dove trionfano gli idioti non resta che ritirarsi dal gioco per mancanza di talento.
Anche allenandomi tutti i giorni non riuscirei a raggiungere quei livelli di coglionaggine che mi servirebbero a sentirmi competitivo nella sfida del successo.
Molto meglio rallegrarmi dei limiti della mia stupidità e fare da spettatore in questa campionato di coglionate.
Non sono interessato al gossip, mi lasciano indifferenti i privè, non conosco le tendenze della moda e ho una lingua che ama leccare parti intime diverse dal culo.
Chiuso nella mia casetta godo dell’accettazione della fugacità dell’esistenza circondandomi di libri e musica consapevole che ci sono momenti in cui un dignitoso ritiro vale più di una vittoria nella sfida a chi è più imbecille.