L’ignorante ti fotte.
La cultura impone un comportamento etico che gli ignoranti ignorano e ignorandolo ti fottono.
La poesia della bandiera bianca si erge altissima mentre alla base del pennone i coglioni che non si sono arresi ancora combattono per riempirsi le tasche di un tesoro fatto di monete false.
Mi sono ubriacato di spazio, mi sono drogato sniffando il profumo delle sue cosce e ho conosciuto cosi’ bene l’amore che è diventato impossibile fingere a me stesso che sia ancora amore.
La vita è un gioco di prestigio cosi’ perfetto che non mi sorprenderei nello scoprire che il trucco sia cosi’ banale da non averci mai pensato pur avendolo davanti agli occhi.
Nel susseguirsi dei giorni oltrepasso ogni giorno la stessa ombra sulla meridiana confondendo il tempo come i bambini confondono le biglie.
Mi affascina la fine come elemento essenziale di qualsiasi storia, osservo la fine come si osserva una bellissima donna straniera che parlando una lingua sconosciuta cerco di conquistare a gesti.
Immaginando che l’ultima parola del libro sia lasciata a metà per non darle la soddisfazione di lasciarmi dopo avermi avuto.
Mese: Maggio 2021
Non sono complice
Non sono complice di questa decadenza, io non c’entro.
Sono fermo al tempo delle battaglie per la libertà, bloccato con il naso contro il vetro dell’autobus guardando la strada scorrere e portarmi lontano da lei.
Sono immobile di fronte al letto dove abbiamo fatto l’amore e dove ti guardai ore mentre dormivi cercando di indirizzare i tuoi sogni verso un futuro insieme.
No, io non c’entro con la ricerca della scopata veloce, non cedo spazio nel letto in cambio di un orgasmo, me ne fotto della libidine, io sono fermo alla mia mano nei suoi capelli e il mio naso sul suo collo nel tentativo impossibile di catturare per sempre il suo odore.
Pensate che io sia qua, ma io non ci sono, sono altrove, lontano dal tentativo di piacervi, distante dalla ricerca di una comprensione, malinconico nel ricordo delle emozioni che come incantesimi ti regalavano un senso e quel senso era amarsi.
Vi lascio al vostro scambiarvi foto, vi abbandono all’attesa del riscontro positivo, vi osservo cercatrici forsennate di amore perdervi tra le braccia di piccoli ominidi idioti che nutrono il loro ego con le vostre insicurezze.
Io appartengo al tempo delle fughe di casa, al tempo dei gettoni che non bastavano mai per dirti tutto quello che avrei voluto dirti, appartengo ai giorni degli appuntamenti presi da una settimana all’altra nella certezza che lei sarebbe venuta.
Era il tempo dove un nome diventava una formula magica che ti donava la felicità, bastava pensarlo per vedere i suoi occhi e sentire la sua voce.
Nessuna confusione, solo l’essenza dell’amore, nulla a che vedere con questi sentimenti diluiti e corrotti dalla paura di rimanere soli.
Io rimango la, su quell’ascensore che mi portava al settimo piano dove sua madre mi apriva la porta e lei mi aspettava in camera sua.
Chiudevamo la porta a chiave per poterci baciare.
Poi tornavo a casa annusandomi il maglione che sapeva di te.
E tutto il resto era solo una cornice distratta alla nostra felicità.
Cosa fai nella vita?
Quando ti chiedono cosa fai nella vita se rispondi : “io vivo” , la gente non capisce.
Del resto anche loro vivono.
Hanno bisogno di una definizione più accurata del posto che occupi nel mondo.
Allora tu dici: ” Giro.”
Ma anche in questo caso non capiscono.
Del resto anche loro girano.
Allora ci pensi un attimo e dici:
“Mi faccio i cazzi miei.”
A questo punto finalmente vedi che capiscono.
Perché ora sì che fai qualcosa che loro non hanno mai fatto.
E finalmente sapranno in quale barattolo mettermi.
Tirava un vento
Tirava un vento che mi trascinava via, le nuvole correvano che sembravano fantasmi spaventati dalla stronzaggine umana, i rami degli alberi si agitavano come se volessero fuggire dal tronco e riacquistare la libertà.
E a fondo valle un camion piantava cartelli per enormi affissioni lungo tutta la Highway..
Hanno tutti bisogno di qualcosa di cui non hanno bisogno, tra poco i pendolari che da Red Pine vanno a Big Bear potranno guidare osservando consigli per gli acquisti.
Io preferisco le strade secondarie, dove i cartelloni sono snobbati dalle campagne nazionali e riportano solo consigli locali.
Ho scoperto che alla lavanderia di Keystone il venerdì la biancheria intima la si lava gratis, e nel Saloon di Douglas le ragazze il venerdì sera possono bere due birre al prezzo di una, e che dire della promozione del negozio di ferramente di Buffalo che se riesci a piantare un chiodo in un legno con una sola martellata ti regala il martello e un chilo di chiodi.
Lasciai la collina e mi diressi al parcheggio, il vento era calato a Wounded Knee e il tramonto era stato ucciso da una nube nera e assassina.
Presi il van per andare verso la Riserva dei Crow, destinazione Billings.
Strade blu, musica del Creedence e una notte senza luna che l’unica cosa che vedevo era qualche metro di strada illuminato dai fari e milioni di moscerini a caccia di un illuminazione.
Umani e moscerini, stesso destino, solo chi ha impararato a convivere con il buio riesce a non schiantarsi contro gli “abbaglianti”.
Guido e ti penso, con i tuoi occhi che guardavano i miei chiedendomi che fine avesse fatto il nostro amore.
E io ti dissi che se l’avessi saputo sarei andato a riprenderlo. Dovunque si fosse trovato.
Poi ci lasciammo sapendo che non ci saremmo lasciati mai.
Tutto il giorno fuori
Tutto il giorno fuori.
Esco a cercarla.
La trovo su un impalcatura che mi guarda dall’alto e sembra chiedermi perché vado a disturbarla.
Poi si stira, miagola e decide di seguirmi a casa.
Ogni giorno che passa aumenta il tempo delle sue uscite, a volte torna all’alba e si mette a fare le fusa sul mio stomaco fottendosene di svegliarmi.
Potrei smetterla di farla uscire e smetterei di preoccuparmi ma non riesco a tenerla chiusa in casa vedendola seduta sul davanzale del bagno a sognare la libertà.
Brutta storia i gatti.
Ti fanno sentire schiavo o carnefice a seconda dei loro obiettivi.
Ha fame e si dispera come se non mangiasse da una settimana.
Poi si concede alle mie carezze come se fosse la piu’ figa del paese che ha deciso di lasciarsi toccare le tette.
Ora è seduta sul divano e mi guarda con uno sguardo enigmatico.
Forse mi ama.
Forse mi odia.
Forse non gliene frega un cazzo ne di amarmi ne di odiarmi.
Comunque sia solo i gatti sanno insegnarti ad amare per il gusto di amare e non per avere qualcosa in cambio.
Una cicatrice
Una settimana
Una cicatrice
Il tempo che guarisce
Contemporaneamente
Uccide
Annusare l’aria in cerca del suo odore
La misteriosa sparizione del tabacco
Non ti avevo mai vista fumare
Dormo in un letto matrimoniale
Sotto un piumone singolo
Per lasciare al freddo
La solitudine
E a tutte le donne
Che hanno detto di amarmi
Vorrei ricordare
Che l’hanno detto a qualcuno
Che fingeva di essere me
Io
Ho avvertito l’amore dei cani
Sono stato accarezzato
dall’affetto degli spazi vuoti
E ho baciato la corteccia degli alberi
Delle donne ricordo la paura
Di nuotare dove non si vede il fondo
Restando con la testa sott’acqua
Pur di appoggiare i piedi
Su qualcosa di solido
Una settimana
Una cicatrice
La mia tempia che ricorda
La morbidezza della sua pancia