RAPPORTO D969I


RAPPORTO D969I
Premessa alla premessa
Non leggerete il rapporto D969I tutto e subito.
Ne verranno pubblicati sul sito vari stralci, poco per volta, non esiste un criterio logico in questa pubblicazione a puntate se non una mia volonta’ di pubblicare o di non pubblicare.
Quindi non vi resta che venire ogni tanto e controllare se c’è qualcosa di nuovo.
UNO:
Il modo in cui pensano gli umani e’ legato al fattore di tempo e di spazio.
Eliminando l’esistenza di questi due fattori un qualsiasi libro perderebbe molta della sua sostanza e soprattutto della sua ragionevolezza.
Nella dimensione “altra” dove “risiedono” coloro che chiamiamo “Altri” il tempo non viene contato e forse non si e’ mai preso realmente consapevolezza della sua esistenza.
Tutto questo per una semplice ragione, gli “Altri” non muoiono.
Sembra incredibile ma in una dimensione senza la morte al tempo rimangono poche ragioni di essere.
Non mi dilungo nella spiegazione di questa teoria, chi la comprende la comprende, chi non la comprende non la comprendera’ neppure spiegata.
Una vita senza morte puo’ apparire come un oceano senz’acqua, una definizione legata al suo opposto, il paradosso dei paradossi.
Eppure dovete rassegnarvi a prendere per vero cio’ che vi appare impossibile, l’alternativa e’ lo stagno dal quale non riuscite ad evadere.
Per aiutarvi vi diro’ che ogni attimo di vita di ogni essere umano e’ un attimo slegato dal tempo, un fotogramma slegato dalla sequenza, quindi di per se eterno come eterno è tutto cio’ che e’ immobile.
Passiamo allo spazio.
Nella dimensione altra dove “vivono” gli “Altri” che poi sarebbero i nostri osservatori e i redattori di questo rapporto lo spazio esiste ma nella condizione di spazio essenziale.
Per capirci nel nostro mondo lo spazio superfluo e’ enorme, nello spazio superfluo vaga la vista, l’immaginazione e cio’ che è all’esterno di noi.
Nel “loro mondo” lo spazio si sviluppa all’interno come se ogni individuo possedesse un suo universo, e il suo universo interiore fosse lo spazio in cui puo’ muoversi.
Per farla semplice immaginate di essere solo pensiero, lo spazio del pensiero e’ interno alla vostra mente, la comunicazione tra due pensieri e’ l’eliminazione degli spazi.
Semplice no?.
Non vi diro’ perché a me e’ stato dato il compito di tradurre il rapporto.
Vi diro’ perché “Loro” hanno voluto che lo traducessi.
Il motivo e’ semplice.
Dopo averci “osservato” le loro conclusioni erano…., un momento….lo capirete dopo quali siano state le conclusioni, ora vi bastera’ sapere che quelle conclusioni “Loro” ritennero che andavano divulgate.
No, non c’è nessun intento di divulgazione di massa, del resto se volevano scegliere una divulgazione di massa non avrebbero scelto me come traduttore, l’unico motivo per cui tale rapporto deve essere tradotto in un linguaggio umano è legato ad uno scrupolo di coscienza.
La coscienza è importante per “Loro”, e coscientemente preferiscono sapere che l’avvertimento era stato lanciato, che il seme era stato posto nel terreno, poi qualunque sia il destino di quel seme non li riguarda, e , incredibile ma vero, non riguardera’ nemmeno l’umanita’.