Guardando fuori dalla finestra

Guardando fuori dalla finestra mentre tu ti stendi uno smalto color avorio sulle unghie dei piedi.
Una fotografia di una moto, una strada ed io.
Girarmi e guardarti, immobile nel tempo immobile, con la mano sospesa tra una boccetta di smalto e il piede.
L’amore…
L’asciamo perdere…
L’istinto ad accoppiarsi unito a una raffinata ricerca di compagnia.
Le mie mani che ti accarezzano i capelli, tu che ti giri, guardi, sorridi e non parli.
Parli poco
e cosa ci sarebbe da dire?
E’ domenica, nulla da fare, la colazione la doccia, cos’altro…
stare insieme.
Siamo d’accordo sul non guardare la televisione, siamo d’accordo sulla musica da ascoltare, siamo d’accordo che vai in bagno prima tu, siamo d’accordo.
Tu hai lasciato un libro a metà, dici che non si è obbligati a finire un libro…siamo d’accordo… adoro la tua capacità di non sentirti curiosa della fine di una storia che non ti interessa.
Finisco il mio libro e te lo passo, è bello, forse lo finirai.
Hai dei piedi bellissimi, delle mani bellissime ed esisti anche se non avrei scommesso un dollaro sulla tua esistenza.
Pensi, non ti lasci fregare da niente, pensi, sembra poco ma è l’unica cosa che cercavo.
Non sei vegetariana, non sei ne’ di sinistra né di destra, ami la musica, rimani fuori dai discorsi inutili, non sei la persona che si dà facilmente, ami viaggiare, ami ritornare, non conosci i volti dei potenti, non sei cattolica, non sei atea, sei bella, ma cosi’ bella che non c’è prezzo per averti, e se ti ho è perché non ho null’altro da offrirti che me stesso.
Sul tuo comodino una fotografia dove accarezzo il muso di un cavallo a pochi metri dalla Stuart Highway in Australia.
Con il pennarello hai fatto una freccia che va verso di me e accanto hai scritto:
“Hajéí Béédahaniih”

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