Sto per andare sulla Luna a bordo di un razzo che cominciai a costruire un anno fa quando cominciai a capire che cosa stava accadendo.
Porto con me due cani, qualche libro, una torcia elettrica e un telescopio per spiarvi da lontano.
Porterò con me anche il ricordo della donna che ho amato e la nostalgia dei sentieri che ho percorso.
Dicono che sulla luna non ci sia un cazzo da fare.
Questo significa che avrò molto tempo libero per scrivere.
Ho in mente una storia.
Parla di un uomo e la sua compagna che dopo aver costruito una barca decidono di partire con l’intento di costeggiare tutte le terre emerse nella ricerca del luogo perfetto dove approdare.
Io sono l’uomo, la donna non ho ancora deciso chi sia e forse non lo deciderò mai.
L’unica certezza che ho è che è tanto difficile trovarla quanto è facile immaginarla.
Quando la macchina cessa di funzionare la si abbandona sul lato della strada.
Sono pochi quelli che si affezionano a tal punto da non potersi staccare dal rottame decidendo di tenerla anche se non serve più a nulla.
Questo è l’amore.
Decidere di non dare via qualcosa di vecchio per qualcosa di nuovo nella consapevolezza illuminante che mentre tutto passa noi passiamo col tutto e solo chi ci ama davvero fa finta di non accorgersene.