Mica la volevo comperare

Mica la volevo comperare.
Ero entrato per provarla.
Le pratiche burocratche mi avrebbero concesso il tempo necessario per impedirmi di fare una cazzata.
Entro, chiedo al venditore di poterci fare un giro, torniamo al concessionario e mentre faccio per rimetterla a posto il venditore mi dice: “Portatela a casa.”
“E come faccio a pagarla?”
“La paghi come vuoi.”
Potevo tornare a casa con la Camaro SS che avevo appena provato. Era come se il diavolo mi avesse proposto di dargli l’anima in cambio dell’eternità.
Senza accorgersi che una volta che fossi diventato eterno la mia anima non l’avrebbe riscattata mai.
Il venditore zoppicava e prima di accettare la sua proposta gli chiesi cosa fosse successo alla sua gamba.
Lui tranquillo mi risponde:
“Uno squalo mi ha divorato mezza coscia.”
Io sorrido e dico:
“Ma non è vero…”
Lui si toglia la cintura, si slaccia i pantaloni, li abbassa e mi mostra la sua coscia azzannata. Ne mancava almeno la metà e si vedeva chiaramente il segno del morso.
Si alza i pantoloni e mi dice:
“Allora te la porti via questa macchina?”
E io me la sono portata a casa.
L’avrei pagata in circa 15 anni.
E sapete perchè ho deciso di prenderla.
Perchè il venditore aveva mezza coscia divorata da uno squalo e nella mia fantasia era una sorta di Pirata che mi stava proponendo di portarmi via il suo tesoro in cambio di una promessa.
Poi accaddero cose.
Io e il Pirata zoppo diventammo amici.
La macchina non ho mai finito di pagarla.
La lasciai in un parcheggio a pagamento durante un viaggio in Italia e una sera ricevetti una telefonata da Los Angeles.
La polizia mi avvertiva che l’auto era stata rubata.
Fu ritrovata qualche giorno dopo ma ne rimaneva solo una carcassa vuota.
L’ho amata per quel che è durata.
Poi come tutte le storie d’amore ha fatto una fine imprevedibile.
Ma nonostante tutto non mi sono mai pentito di aver accettato l’offerta.
Per quel che ne so io un auto mi porta dovunque mentre l’anima al massimo ti porta in una chiesa o all’inferno.
Meglio l’auto.

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