Ti riempi la vita di certezze.
Poi lungo la via incantata incontri uno sguardo che guarda verso un mondo sconosciuto e ti chiedi come sia stato possibile che un esploratore come te non abbia mai notato che esisteva quell’universo creato dai suoi occhi.
Non era segnato su nessuna mappa, non ne avevi mai sentito parlare, se non fosse stato che un giorno hai visto lei che guardava in quella direzione sconosciuta e hai capito quanto fosse sbagliato pensare che ogni territorio appartenesse alla tua memoria.
Ti chiesi cosa stavi guardando con quegli occhi lucidi di passione e tu mi hai risposto che guardavi semplicemente la strada dove hai visto scomparire un amore.
Ti chiesi perchè non gli correvi dietro.
“Non posso.” Hai detto. “C’è un muro di vetro che non puoi infrangere che ti mostra dove è andata la felicità ma non ti permette di raggiungerla.”
E ci siamo ritrovati, seduti sullo stesso sasso, a guardare un orizzonte impenetrabile tenendoci per mano quel tempo che ci volle per capire che stavamo cercando la stessa cosa in un tempo sbagliato.
Poi cominciò a piovere e lei alzo lo sguardo verso le nuvole, e io non seppi più se erano lacrime di pioggia o di nostalgia.
Giorno: 21 Ottobre 2021
Cosa farò da grande
Cosa farò da grande?
Magari andrò a caccia delle cose che ho perso da bambino.
Forse cercherò la strada che porta al lago dove un amore dolce mi disse di ripassare che non era il momento giusto.
Inseguirò un falco che mi ha rubato un aquilone che stavo inseguendo dopo averlo perduto.
Potrei restare fermo aspettando una contadina che mi spieghi come si vive di terra e di pioggia.
Ma probabilmente starò seduto sulla collina ad aspettare che l’erba cresca abbastanza da nascondermi da tutti quelli che non hanno mai smesso di chiedermi “Cosa farai da grande?”