Va cosi’.
Che l’armonica si stacca dalla chitarra e decide di proseguire da sola per andare a cercare se stessa.
Mentre il tamburo la guarda triste andare via pensando che nonostante non avessero nulla in comune poteva essere una bella storia d’amore.
E l’ukulele, che fino a quel momento aveva vissuto con frustrazione il fatto inequivocabile di essere piccolo per sempre, provo’ un fremito d’orgoglio nel vedere che l’ultimo sguardo dell’armonica era stato dedicato a lui.
Quasi un invito a seguirla.
Che faccio? Vado o non vado?
Vado.
E prese la rincorsa per raggiungerla.
A sinistra vanno la chitarra e il tamburo e a destra si allontanano l’ukulele e l’armonica.
Io osservai la scena cercando di non farmi vedere.
Pensavo a tutti i compagni di viaggio persi lungo la strada.
Tutti strumenti di questa banda musicale che ha eseguito la colonna sonora della mia e della vostra vita.
Fino al giorno in cui ci ritroveremo a suonare un ultimo assolo con la speranza che meriti l’ascolto del vento e la stima del corvo che posatosi sulla cima del cartellone stradale si guarda intorno cercando di capire da dove venga.