A cosa serve leggere?
Oggi mio fratello mi ha tolto il dente del giudizio.
E mentre lo estraeva io pensavo al dentista Rubicondo che due volte all’anno si reca a El Idilio per curare i suoi pazienti e per portare due romanzi d’amore ad Antonio Jose’ Bolivar.
Il dentista Rubicondo usa metodi spicci, al posto dell’anestesia fa bere del whisky.
Se qualcuno si lamenta lo prende a male parole dandogli del vigliacco.
A questo pensavo mentre mio fratello Giovanni, il dentista più bravo del mondo, faceva il suo lavoro.
L’anestesia limitava la questione a un fastidioso ravanare della pinza sul dente che ha offerto un po’ di resistenza prima di cedere.
Rubicondo lo incontrai nel libro di Luis Sepulveda, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e la descrizione di quel dentista della foresta non l’ho mai dimenticata.
Oggi seduto comodo su quella poltrona non potevo lamentarmi.
Leggere serve a conoscere le vite degli altri.
Le vite degli altri servono a renderci meno protagonisti della nostra.
E ora mi mangio del gelato e vado a dormire, ma prima mi rileggo quel capitolo.
Un ultima cosa, Rubicondo si faceva consigliare i romanzi d’amore da portare al vecchio da una sua amica prostituta.
Nessuno del resto potrà mai descriverti meglio le caratteristiche dell’acqua di colui che vive nel deserto.