Osservato da Starbucks stasera.

Non ci capisco nulla, ma devo farlo, me lo chiede il governo.
Vuole sapere cose di me che nemmeno io so.
Ma il governo non permette trasgressioni alle regole
nemmeno se presentassi un certificato medico
di incapacità cronica alla burocrazia.
Sono più morto che vivo ma la parte morta non conta
per loro quel poco di vita che c’è in me
va contabilizzata.
Ho un amico che passa il tempo a guardare la televisione
e a fumarsi canne, pensate che ha cominciato a fumare a 80 anni suonati,
lui se ne fotte, quando arrivano carte da compilare non fa altro
che buttarle via.
Io non ce la faccio.
Mio padre, colonnello, mia madre, sarta, mi insegnarono
che le regole servono a tenere unita una patria e a tenere unita una cucitura
e non avevo nessuna prova contraria
e se una cucitura cedeva non era colpa della regola
ma della regola infranta
della caduta inaspettata o dello spigolo non evitato.
E allora scrivo per la milionesima volta
il mio nome e cognome
il mio indirizzo
stato, codice postale e stato civile.
E poi cosa possiedo, e cosa non possiedo più,
scrivevo sposato ora scrivo vedovo,
ma la burocrazia non si farà commuovere
semplicemente applicherà una regola diversa.
Non mi chiedono quanti figli ho,
strano,
chiedono tutto,
auto, elettrodomestici, vacanze, case e soldi
ma non mi chiedono quanti figli ho.
L’unica riga che avrei scritto con l’orgoglio di
tracciare un 3
e magari aggiungere, non richiesto,
due femmine e un maschio, tutti laureati,
tutti distanti, ma comunque figli, per sempre.
Per questo mi alzo e lascio questo foglio di merda sul tavolino
questo foglio che mi ha trattato come un oggetto da smontare
per contarne i pezzi e l’usura.
Colonnello
il governo non pensa a me
come a un uomo
il governo pensa a me come a una mucca da latte
da ingravidare senza sosta
non per la sete dell’agnello
ma per l’avidità del fattore.
Sono abbastanza vecchio
per definirmi una mucca in menopausa
non compilerò mai più nessun questionario
vado a casa del mio amico a guardare la televisione
e magari mi metto a fumare.