Alcune cose che ho imparato sull’oceano

Alcune cose che ho imparato sull’oceano.
La prima volte che l’ho visto mi sembrava un enorme materasso sul quale correre saltellando e rotolando.
Poi ho messo le zampe in acqua ed ho capito che non era un materasso ma un enorme ciotola piena d’acqua.
Si può rincorrere e farsi rincorrere.
Parlo delle onde che mi inseguivano e scappavano, mai visto nulla che prima sembra cosi’ coraggioso e poi diventa cosi’ pauroso, tutto nel giro di qualche secondo.
La sua grandezza è cosi’ grande che ho deciso di non pensarlo come una cosa sola ma come milioni di piccoli pezzetti d’acqua che hanno deciso di stare insieme.
Visto dalla mia altezza l’orizzonte è come un enorme e tranquillo padrone che tiene a bada la sua potenza.
Mi sorprende che l’orizzonte sia da una parte sola e da questa parte ci sia solo sabbia, pero’ preferisco non farmi domande a cui non so dare risposta.
Un altra cosa che mi spaventava all’inizio è la possibilità che il mondo si inclinasse.
Se venissi investito da tutta quell’acqua sarebbe un disastro.
Poi una volta che mi sono fidato della stabilità del mondo mi sono lasciato andare.
Amo correre sul bagnasciuga e anche se mi bagno e divento pesante il doppio io continuo a correre e sento gli schizzi del mare che mi bagnano il naso, e poi starnutisco, e poi ritorno a correre come se fosse una corsa senza traguardo.
E lui corre dietro di me urlando:
Corsetta, corsetta!
E si arrabbia quando io gli corro tra le gambe, ma a me piace stargli vicino anche se corro il rischio di essere investito dai suoi piedi.
Si stanca sempre prima di me.
Un po sono orgoglioso di questa cosa.
Lui mi da da mangiare, da bere, mi coccola, lui sa fare tante cose che io non so fare, ma io quando vedo l’oceano potrei correre per sempre, e lui invece dopo un po’ mi dice:
Basta. Fermiamoci.
E si siede sulla sabbia ansimando come se fosse appena scappato dall’attacco di un branco di lupi.
L’oceano non si beve.
Questa cosa all’inizio mi sembrava strana poi ho pensato che fosse giusto cosi’.
Credo che non si possa bere per non correre il rischio di berne troppo e poi stare male.
Se ci fosse un enorme ciotola piena di carne io non smetterei di mangiare e poi scoppierei.
E se l’oceano fosse acqua buona io non smetterei di berlo.
Ci sono cose che all’inizio sembrano senza senso e poi anche un cagnolino come me arriva a capirne il motivo.
C’è una cosa che non ho ancora provato a fare.
Andare dove non tocco.
Ho troppo pelo addosso che bagnandosi mi farebbe pesare cosi’ tanto che credo non riuscirei a nuotare.
Pero’ mi piacerebbe provare, magari con lui vicino che mi tiene a galla.
Nuotare deve essere bellissimo.
Un altro modo di correre.
E per finire dall’oceano ho imparato la differenza che c’è tra l’alba e il tramonto.
All’alba il sole guarda il mare e al tramonto il sole guarda me.
La cosa piu’ bella del vivere è che ogni giorno si aprono porte che portano in stanze nuove dove altre porte attendono di essere aperte.
E’ come essere in un castello che non finisci mai di esplorare ma che credi, o che vuoi credere, contenga una stanza in cui su un enorme tavolo ci sia una mappa che contenga la logica di tutti i nostri percorsi.
Scoprire che il caso non è altro che una trama che porta al senso di tutto.

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