Fidarsi

Fidarsi.
E affidarsi.
Non è mai una cosa semplice.
Io riesco ancora a farlo con lui.
Lui riesce ancora a farlo con me.
Per il resto diffidiamo.
Non è colpa nostra.
E’ che il mondo ci ha insegnato che il fiume più tranquillo può riempirsi in un istante ed esondare travolgendo tutta l’aspettativa che avevi messo nel suo scorrere tranquillo.
Vivere diffidando è dura ma è anche una forma di rispetto verso i nostri segreti.
Gli altri.
O fanno parte del branco o sono potenziali nemici.
E i nemici sorridono sempre, sopratutto quando hanno fame e sanno che tu hai del cibo con te.
Il cinismo è la capacità di non farsi coinvolgere dalle apparenze, non rischiare di lasciarsi travolgere dal pericolo spinti dal desiderio di sentirci salvati.
La vita non è poesia.
E’ narrativa.
Storie che si ripetono e non insegnano nulla.
L’uomo è troppo preso dal personaggio del protagonista per accorgersi di essere soltanto una comparsa.
Stanotte non ha dormito e io sono stato sveglio con lui.
Discuteva con qualcuno.
C’era dell’amarezza nella sua voce. E l’amarezza toglie il sonno.
L’amarezza è la scoperta del trucco che distrugge l’illusione.
La conferma che la diffidenza aveva un senso.
Il ritrovarsi ancora una volta di fronte alla solita storia in cui dopo aver porto una mano ti ritrovi senza un dito.
Quando ha smesso di discutere si è sdraiato accanto a me cercando finalmente di prendere sonno e prima di chiudere gli occhi mi ha detto:
“Jackson io non so se sono un buon compagno di viaggio ma ti giuro che non prenderò mai strade che possano mettere a rischio la tua vita. Il motivo per cui io mi fido di te e tu devi fidarti di me è che noi due siamo le due gambe, le due braccia e i due occhi di un corpo unico chiamato amicizia. Io sono un uomo e tu un cane, insieme siamo una storia che senza di noi non esisterebbe. Buonanotte.”
Lui si è addormentato e io sono andato accanto al finestrino e come faccio sempre ho ringhiato alle ombre che spesso sono la parte percepibile di qualcosa di più pericoloso.