E’ mezzanotte

E’ mezzanotte al negozio di liquori in Texas.
E io non so dove parcheggiare il van.
Potrei andare al solito parcheggio di Walmart o uscire dalla città e trovare quello spiazzo di fronte al fiume dove se non sbaglio passai la notte tre anni fa.
Mentre sono indeciso sul da farsi si avvicina una ragazza e mi bussa al finestrino.
Apro la portiera e mi chiede se conosco un posto sicuro dove dormire in zona, e mentre me lo chiede mi fa un cenno verso un van color verde pisello parcheggiato poco più avanti.
“Wandwelling anche te?”
“Yes.” Risponde.
Le parlo delle due ipotesi alle quali stavo pensando e le propongo di decidere lei per me.
Decide per lo spiazzo sul fiume.
Guido nella notte cercando di capire dove fosse, la ragazza mi segue.
Finalmente trovo quel cartello che indica Lady Bird Lake.
Arriviamo allo spiazzo.
Per ringraziarmi la ragazza mi vuole offrire una birra.
Entrando nel suo van rimango sorpreso dal vedere due bambine che dormono su un materasso.
“They are my little girls.Twins, the jewels of my life.” Mi dice.
Io faccio piano, cerco di non svegliarle, prendiamo due piccole seggioline da campeggio e ci sediamo accanto ai nostri van parcheggiati uno di fianco all’altro.
Lei si chiama Emma, viene da Nashville, gira l’America da due anni, vive con i soldi che le manda ogni mese la madre di sua madre che vive a Baltimora e possiede tre alberghi.
Mi dice che il patto con la nonna è semplice.
Viaggerà fino a quando le bambine non dovranno andare a scuola, poi andrà a Baltimora e si prenderà cura degli alberghi della nonna.
“Lei e mio nonno li hanno costruiti con le loro mani, tiene più a quegli alberghi che a tutta l’America intera, ho promesso che li terrò aperti fino alla mia morte.”
Poi comincia a raccontarmi la storia di Yiska, un fantasma che abita in uno dei tre alberghi, le apparve nel corridoio quando era bambina e le disse che avrebbe avuto due gemelle e che avrebbe dovuto chiamarle Ajei e Yanaha.
Il fantasma le spiego’ che quelli erano i nomi delle sue due gemelline, Ajei significa “mio cuore” e Yanaha vuol dire “coraggiosa”.
Mi disse che Yiska le racconto’ che apparteneva alla tribù dei Navajo e che si ritrovò nel Maryland perchè catturato dai bianchi fu destinato, lui sua moglie e le due gemelle, ad essere trasferito nel vecchio continente per un tour dimostrativo.
Morirono qualche giorno prima della partenza, lui e la sua famiglia, in un incendio che si dice sia stato appiccato da un indiano ubriaco della tribù’ dei Piscataway.
Emma mi raccontò questa storia e quando fini’ vidi spuntare due meravigliose bambine di circa tre anni dal portellone.
“Mamma, sing us the song.” Dissero.
Lei sorrise, si alzo’, mi disse di scusarla ma senza la canzone non dormono.
Le bambine tornarono sul materasso, lei entrò, io rimasi fuori e dall’interno sentivo arrivare un incredibile, meravigliosa canzone.
Quando le bambine si addormentarono lei usci’ di nuovo e si sorprese di vedermi ancora li.
Le dissi che l’avevo aspettata per conoscere il titolo della canzone.
Mi disse che la canzone si chiama “Sky World” ,me la cantò dicendomi di fare attenzione alle parole.
Quelle parole e quella musica vi dedico questa notte come se foste voi ad ascoltarla in quella notte in Texas su quel fiume su cui si riflettevano le luci di Austin:
“Mettiamo insieme le nostre menti come una sola e ricordiamo quelli che sono passati.
Ringraziamo perchè vivono in pace nel cielo in cui vivono.
Mettiamo insieme le nostre menti come una cosa sola
E ricorda quelli che sono passati nel mondo del cielo
I loro doveri di vita sono completi stanno vivendo in pace
Nel mondo del cielo
Non saranno mai dimenticati, non più dolore, niente più sofferenza nel mondo del cielo.”

(alzando l’audio del video sentite la canzone)

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