Una pozza d’acqua

Mi sono immerso in una pozza d’acqua calda mentre fuori nevicava.
All’interno del Diamond Fork Canyon nello Utah tirava un vento che avrebbe spezzato un ramo spoglio.
Lo feci credendo fosse un ottimo sistema per dimenticare.
Un vecchio indiano mi aveva raccomandato di costruirmi un disagio per dimenticare un dispiacere.
Credetti che spogliarmi sulla neve per tuffarmi in una pozza d’acqua calda potesse esserlo, fino a quando una volta immerso, il mio corpo entrò in uno stato di beatitudine tale che il dolore per la perdita dell’amico si fece ancora più forte.
La bellezza del paesaggio mi costrinse a fare un giro sulla montagna russa della vita avendo come compagni di corsa a destra un senso di pace e a sinistra l’inferno di un addio senza possibilità di ritorno.
Ci sono momenti in cui vorresti rimanere ubriaco per sempre, stordito dall’incapacità di capire o dalla capacità di comprendere che non capirai mai.
Mentre un mondo zoppicante balla intorno una danza della pioggia senza accorgersi di essere sul punto di affogare.
Al Diamond Fork Canyon mi dissero che qualche giorno prima era stato visto un branco di lupi grigi, non riuscirono a spaventarmi, risposi che non avere nulla da perdere è un ottimo motivo per giocarsi tutto.
Rimasi in quell’acqua a bollire il tempo necessario per capire che non serviva a nulla.
Uscii’ e prima di rivestirmi camminai per vedere l’effetto che facevano le orme dei miei piedi nudi sulla neve.
Tornai alla macchina costretto ad ammettere che nulla era cambiato.
Il mio amico era morto e non avevo trovato nessuna ragione per quella scomparsa.
Mentre guidavo verso Spanish Fork si stava facendo buio, ebbi il tempo di vedere volare sopra di me un gabbiano della California, probabile che stesse migrando verso le Coste del pacifico.
Lo vidi perché, un attimo dopo che sul vetro mi piombo’ una cagata di uccello, alzai lo sguardo verso il cielo per individuarne l’artefice.
Volava a pochi metri d’altezza dalla mia auto e sembro’ seguirmi per un po’, il tempo di farsi notare e poi virò verso sinistra.
Verso la California.
Mi chiesi se una cagata di gabbiano potesse nascondere qualche significato nascosto, magari un messaggio dall’aldilà.
Come a voler dire: “Tu sei ancora nella merda, io no.”
Arrivai a Spanish Fork sorridendo.
Tutto qua.