Luce piccola sostituisce luce grossa

Luce piccola sostituisce luce grossa.
Quasi buio tranne che attorno ai pensieri.
Se avessi l’opportunità di cambiarmi cambierei la voglia che ho di amare alzandone il volume fino ad assordarmi il cuore.
Assopito nella mia solitudine sono raggomitolato su me stesso scaldandomi il petto con le gambe.
Il mondo cambia e io non ci sto dietro.
Dalla Tv a bianco e nero al colore.
L’arrivo dei computer, i telefoni portatili, gli smartphone , internet e il trionfo delle relazioni virtuali.
E per finire il virus.
Cammino senza vedere bocche e nasi, sembri bellissima dagli occhi ma non saprei riconoscerti fuori dal ballo in maschera.
Non si vedono sorrisi e nemmeno smorfie, il dolore viene tenuto dietro il sipario della nostra incolumità, ci rimane la paura di morire a farci sentire più o meno vivi.
Ripenso a come era inconsapevolmente bello camminare senza paura tra gli aliti altrui.
La paura.
Un arma infallibile la paura.
Uccide senza uccidere, ferisce senza ferire, ti azzittisce col silenzio.
Cosa rimane di me?
A parte l’indecisione di credere se sia meglio salvarsi in un mondo di merda o lasciarsi soccombere prima di imparare a nuotare nella merda.
Ho la sensazione di essere un dente sul punto di essere devitalizzato con la scusa di essere salvato.
Devo trovare un sistema per resistere senza cedere alla tentazione di far parte di una resistenza ridicola e egocentrica.
Cerco compagni di viaggio per realizzare un pellegrinaggio nel luogo dove da sempre appara la Madonna degli Atei per rivelare la sua inesistenza, insieme possiamo formare un simbolico rosario che ci ricordi di celebrare un quotidiano “vaffanculo” da dedicare all’arroganza cinica del potere.
Siamo pellerossa pallidi circondati da gringos a caccia dell’oro, non c’è dubbio che perderemo la guerra, la nostra vendetta avverrà col tempo, quando ai devitalizzati verrà voglia di imparare cosa fosse la vita e non troveranno più nessuno che potrà insegnarglielo.

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