Ci allontaniamo ogni giorno dal nostro passato e nello specchietto vediamo la strada farsi piccola.
Sul vetro la pioggia ci ricorda che da qualche parte c’è il sole.
Se pensiamo a cosa si è lasciato vengono in mente le cose piu’ grandi che non stavano in tasca se pensiamo all’amore è un miscuglio di gioia e dolore.
Se pensiamo a quello che siamo stati sembriamo tante persone che fatichiamo a riconoscere se pensiamo a quello che saremo pensiamo a uno sconosciuto che ci chiede di entrare in casa.
Ci allontaniamo ogni giorno dal nostro passato per andare in un luogo che non conosciamo, c’è chi dice sia migliore e ci vuol vendere un biglietto di prima classe per un treno di cui non si conosce il nome, c’è chi dice che sia il nulla ma del nulla non ha una definizione.
L’unica cosa sicura è la strada, se c’è una curva sappiamo come girare, se c’è una discesa sappiamo frenare, se c’è una salita sappiamo scalare.
E quando finirà la strada, parcheggeremo la macchina e andremo avanti a piedi fino a che le forze ce lo faranno fare.
Poi senza forze seduti staremo ad aspettare che si faccia avanti l’ingegnere che ha costruito una strada pur sapendo che non aveva abbastanza asfalto per poterla finire.
Gli chiederemo la ragione.
E se la ragione sembrerà solo una scusa per coprire un errore spero di avere il coraggio e ancora abbastanza forza per mandarlo a cagare.