Fondamentalmente cerco da sempre una donna che mi veda.
E vedendomi abbia voglia di chiedermi cosa faccio dopo, e qualsiasi cosa io faccia dopo lei mi dica: posso farlo con te?
Di tutto l’amore di cui si parla io vorrei quell’amore che non si puo’ dire, quello che si annusa, si tocca, si ascolta e si gusta.
Un branco di due lupi che attraversano una tempesta di neve, due macchie di grigio in uno sfondo bianco.
Condividendo la preda, il freddo, la grotta e il futuro.
Ti basterà guardarmi per conoscere la mia storia, conosci il linguaggio dei miei sguardi, della mia pelle e del mio passo.
Mi basterà guardarti per capire che ci sono ferite che hai vegliato guarire in silenzio, sola, senza avere il coraggio di mostrarle per sfuggire a domande a cui non avresti voluto rispondere.
Io non sarò mai tuo, e tu non sarai mai mia, saremo nostri.
Padroni solo della volontà di proseguire insieme e insieme lottare per sopravvivere all’inverno.
Guido Prussia