Autunno

Io già lo sapevo.
E’ un mio difetto.
Mentre le strade di ferragosto erano piene di gente già immaginavo Settembre.
Ora che Settembre è arrivato cammino per queste strade deserte ricordandole piene di villeggianti.
I suoni che riempivano l’aria se ne sono andati e sembra incredibile che per rivedere la stessa esplosione di vita bisognerà aspettare un anno.
Sapete cosa penso?
Penso che ci sia della cattiveria nel tempo.
Il suo passare prima lento, poi sempre piu’ veloce ed inesorabile lo rende vivo, una creatura bestiale capace di divorare ore, giorni e mesi come fossero biscotti.
E sui biscotti ci siamo noi, una passata di zucchero a velo per renderli piu’ saporiti.
Io chiudo gli occhi e immagino.
Immagino di nuovo il casino.
Chiedo alla memoria di ricordare le urla dei bambini che correvano per la via, e la coda davanti al gelataio, la macchina che col megafono faceva pubblicità al circo, il profumo della pizzeria sotto casa e le giostre al parco giochi.
Sembra ieri.
Maledetta bestia il tempo.
Capace di mimetizzarsi cosi’ bene che di tutta la sua lunghezza non vedi che la testa e la coda e il ricordo di un fuggevole strisciare tra l’erba.
Ci rimane solo il coraggio di ricordare e il coraggio di dimenticare.
In attesa di sapere cosa ne faccia il tempo di tutti quei biscotti e di tutto quello zucchero a velo.
Me ne torno a casa.

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