A vestirmi ci metto 20 secondi.

A vestirmi ci metto 20 secondi.
Raccolgo i calzoni buttati per terra la sera prima, prendo la prima shirt che capita sotto tiro, i calzini sono sparsi sul pavimento, le scarpe di solito stanno alla base del letto.
E tu dici che io assomiglio a quel coglione che sembra vestito come un cazzo di damerino con le calze del colore della giacca, la camicia di seta e un ciuffo da coglione che sembra fare da paravento a occhi da gufo.
Ci vuole rispetto.
La mia auto ha 350.000 chilometri e non ho i soldi per cambiarla, controllo il prezzo dell’acqua minerale e aspetto che il cibo vada sotto scadenza per avere il 50% di sconto.
Il bello di tutto questo è che non è una circostanza.
Questo sono io.
Questo è quello che voglio essere.
Non me ne frega un cazzo di guidare una macchina di quelle che le fighe si bagnano a vederle, non me ne frega di avere una bella casa, non so distinguere uno champagne da uno spumante, il mio piatto preferito è il panino al salame, e quando mi scopi annusi il mio odore e non un insieme di olii essenziali preparati da un esperto mistificatore che mischia fragranze e poi le griffa.
Non potrei mai essere come quella massa di coglioni che amano travestirsi con tutte le maschere che il nostro fantastico mondo occidentale offre a chi vuole nascondersi.
Ho soddisfazioni impagabili per questo mio modo di essere.
Quando qualcuna mi vuole, mi cerca e mi ama so per certo che ama me.
Non avete idea di che piacere sia essere amati per ciò che si è.
E’ una di quello cose che ti fa pensare, guardandoti allo specchio, che sei felice di essere come sei e non cambieresti nulla di te.
Tutto merito di quelle donne meravigliose che hanno capito che tra i pavoni scopa di più quello che fa la ruota più larga ma tra gli umani se vuoi essere amata davvero devi trovare chi la ruota non ha ne voglia ne bisogno di farla.