il pianeta terra è un bastimento che galleggia nell’universo in balia della forza di gravità, una biglia di muschio sfuggita a un cucciolo di dio, dicono sia abitata da miliardi di minuscoli esserini viventi unici per la loro capacità di fare ragionamenti, chi più chi più meno tutti hanno pensieri con cui fare i conti, la loro fortuna è che la biglia andò persa e a nessuno venne in mente di andarla a cercare, tra questi minuscoli esseri viventi quelli che pensano di più si chiamano umani, i loro pensieri creano meraviglia e tragedia, chi ha avuto la fortuna di analizzarli con un microscopio è rimasto sorpreso dalla loro capacità di mutare, sono addirittura passati dall’avere paura del fuoco al dominare il fuoco, dominare è la loro passione, dominano tutto tranne se stessi, ma la cosa che ha appassionato gli studiosi di questi minuscoli abitanti di questa piccola palla di muschio è la loro capacità di sottomettersi in massa al potere di pochi, esserini cosi’ intelligenti sono stati addomesticati dalla prospettiva del potere a tal punto che i sottomessi non combattono i soprusi perchè troppo impegnati nel tentativo di diventare sopraffattori, sono carini nel loro continuo agitarsi e ritrovano il senso del branco solo di fronte a pericoli di cui non conoscono la provenienza o il modo di combatterli, a quel punto, come cani del deserto quando si avvicina il falco, si richiudono tutti in casa lasciando fuori poche sentinelle che coraggiosamente daranno il segnale di pericolo passato, e poi questa biglia di muschio tornerà a crogiolarsi al sole della libertà, che dopo tempi di oscurità sembrerà essere ancora più caldo, giusto il tempo di abituarsi e tutto tornerà come prima, c’è chi ascolterà se stesso e chi metterà sul piatto (strana invenzione ma tra le poche degne di nota) un disco di Nina Simone per ascoltare la sua meravigliosa versione di Mr. Bojangles, Mr Bojangles che detto fra noi era uno di quegli umani che mandammo in quello strano pianeta nel tentativo di insegnare agli esseri umani che ballare è molto meglio che correre senza saper nemmeno dove si dovrebbe andare