Ho un tamburo comprato in Arizona appeso al soffitto di casa.


Ho un tamburo comprato in Arizona appeso al soffitto di casa.
E’ stato costruito da un artigiano nativo americano.
La sua altezza da terra è di circa un metro e settantacinque centimetri quindi quando non mi accorgo della sua presenza e passo di li, inevitabilmente ci do contro una testata.
Ed ogni volta che accade mi sovviene un pensiero:
“Esisto!”
Esisto per svariati motivi.
Il primo è il dolore pazzesco che mi fa incazzare.
Il secondo è che “io” sento l’esistenza del tamburo.
Il terzo è che il tamburo sente la mia esistenza e comincia a ciondolare per qualche secondo. Ciondolando sembra che sorrida e mi dica: “Ma guarda che sei proprio un coglione, è un mese che tutte le mattine mi vieni a sbattere contro”
Bene appurato che io esisto una domanda sorge spontanea:”Lei esiste?”
Ho alcuni indizi della sua esistenza.
Ho trovato sulla cartina della Francia che Aix de Provence esiste veramente.
La sua voce sembrava reale, ma una voce è solo un indizio, i suoi pensieri sono una prova.
Quando la vidi fu un attimo, poteva essere un illusione ottica, ma il desiderio che provai di rivederla erano un altra prova.
Abita in una casa minuscola, per quanto piccola sia una casa nessuna casa ha un senso se non è abitata.
Si, credo davvero che lei esista.
Attimo di confusione.
Ho fatto un pensiero che mi ha fregato.
Ho pensato:” Cosa posso scrivere che le piaccia?”
E mi sono bloccato, paralizzato, un coglione immobile davanti al computer.
Perchè vorrei scrivere qualcosa che la impietrisca, che le faccia pensare: “Io torno domani e mi butto fra le sue braccia.”, una specie di formula magica che l’attiri a me.
Cazzo, io non la conosco la formula magica, sono mago merlino con problemi di memoria, ho una bacchetta magica sminchiata, e un corvaccio sulla spalla che si offre di fare un volo in Provenza per ricordarle che esisto.
Accetto la proposta del corvo, lo trasformo in un volatile dall’aspetto un minimo piu’ rassicurante e lo mando in missione.
Ehi tu che stai laggiu’, se vedi una specie di passerotto dall’aspetto vissuto sappi che è li per ricordarti che qualcuno ti ha in mente.
Non dargli briciole di pane, mangia come un porco e poi ha problemi con il volo.
Fagli un sorriso e noi ci saremo capiti.

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