Ero una bambina che camminava nella neve scalza.

Ero una bambina che camminava nella neve scalza.
Cercavo il fiore che resisteva al freddo.
I miei piccoli piedi lasciavano orme di daino.
Le mie mani accovacciate nelle tasche cercavano piccoli sassi raccolti lungo la strada.
Li facevo rotolare tra le dita godendo della concretezza della pietra.
Nella casa le luci erano spente.
Sotto l’albero i rami avevano lasciato una macchia scura di foglie cadute, mi sedetti e appoggiai la testa alla vecchia corteccia.
Pensai al tempo che si concedeva l’illusione di un fermo immagine per permettere al mondo di imbiancarsi.
Ed io, alta come una pianta di rose, mi guardavo fiorire ascoltando il mio profumo fuggirmi dalla pelle per raggiungere il naso di un alce che fermandosi di fronte ai miei petali di ghiaccio mi alitò addosso il desiderio di essere amata.

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