Nevicava

Nevicava, Dio quanto nevicava.
Cominciò appena lasciato New York e durò fino a Santa Fe.
Il freddo capì presto che era destinato ad arrendersi di fronte alla mia voglia di raggiungere l’Oceano Pacifico.
Sotto la giacca ero imbottito di giornali, avevo letto da qualche parte che la carta teneva lontano il freddo.
Muovevo le dita dei piedi e della mano per evitare che mi si ghiacciassero le estremità.
Forse non era stata una buona idea quella di fare un Coast to Coast in moto nel mese di Febbraio.
Del resto le buone idee non hanno lo stesso fascino delle idee bastarde che giocano a metterti alla prova.
Durò circa venti giorni, a quei tempi non esistevano gli smartphone e si dava notizie del viaggio dalle cabine telefoniche.
Poi solo il suono del motore e il rombo dei pensieri che puntualmente dopo qualche ora di marcia esplodevano in un illuminazione..
Quante ne ho avute e quante ne ho perdute di illuminazioni durante il viaggio.
Ma una la ricordo.
Stavo pensando al fatto che sarebbe stato duro tornare alla vita di sempre dopo un viaggio come quello quando mi apparve un corvo che dopo avermi sorpassato atterrò su un cartello che indicava la strada per Memphis.
Quando sorpassai il cartello lui riprese il volo, mi sorpasso e atterrò sul cartello successivo, che indicava un area di servizio a 15 miglia.
Lo sorpassai e il corvo tornò a volare, mi supero’ ancora una volta e questa volta atterrò sui bordi di un ponte metallico.
Prima di superarlo pensai che se l’avesse fatto un altra volta era chiaro che ce l’aveva con me e che voleva dirmi qualcosa.
Lo superai, il corvo sembrò allargare le ali ma ci ripensò e rimase immobile guardandomi passare spostando solo la testa per non perdermi di vista fino alla curva successiva.
Non lo vidi più.
E mi rimase il dubbio che se non avessi pensato di metterlo alla prova forse avrebbe continuato a seguirmi fino all’oceano.
Da quel giorno di fronte al destino non mi faccio più domande, lo osservo come si osserva un corvo che gioca a farti credere di avere cose importanti da rivelarti e che un attimo prima di rivelartele rimane in silenzio per gustarsi il trionfo del dubbio.