Tu credi di sapere tutto

Tu credi di sapere tutto.
Ma non hai mai visto un meccanico che ripara la sua moto e un cowboy che si prende cura del suo cavallo.
Tutto in una inquadratura dello sguardo che mi sembrava di avere di fronte la storia dell’America e il riassunto dei miei sogni.
Non c’erano cellulari a quei tempi e sono corso all’auto a prendere la mia reflex analogica per fotografare quella scena.
Pellicola Kodak, 400 asa.
Ripreso il viaggio non vedevo l’ora di svilupparla.
Ma ero in Arkansas e per farlo dovevo arrivare in California.
Si impara ad attendere quando non hai alternative all’attesa.
E si impara a sentirsi ignoranti quando dietro ogni curva scopri qualcosa che ignoravi.
Ora avrei voglia di rimettermi in viaggio, devo solo aspettare che il mio corpo si aggiusti e riprenda forza come se fosse quella moto o quel cavallo.
E poi si torna sulla strada.

A nord di New Orleans

A nord di New Orleans sul ciglio della strada una ragazza faceva l’autostop.
Mi fermai e rimasi colpito non tanto dalla sua bellezza ma dal suo compagno di viaggio.
La ragazza infatti viaggiava con un grosso topo dentro una scatola.
Decisi di accompagnarla fino a Houston dove era diretta.
Mi disse che veniva da Mosca e che cercava un modo per vivere in America.
Parlava poco l’inglese e io ancora meno il russo.
Nonostante questo ci facemmo compagnia, io lei e il ratto.
Tre viaggiatori, di cui solo due credo consapevoli di esserlo.