Sono una tartaruga

Sono una tartaruga.
Ho bisogno del guscio.
E avrei bisogno di un quintale di cipolle per provare a frignare come un bambino che si sente abbandonato.
Avrei necessità di trovare il punto di scarico di tutte le tossine esistenziali che si sono accumulate negli angoli della mia anima.
Magari sapere dove trovare una mano a cui aggrapparsi lasciando definitivamente la presa da questo cespuglio che ostinatamente ha deciso di salvarmi dal baratro.
E poi una pillola magica da prendere quando sento che il corpo vuole fuggire da se stesso, una pillola che gli impedisca di meditare impossibili evasioni.
E a te e al tuo sorriso ,che mi vedete così dannatamente ed inspiegabilmente sturm und drang ,vi regalo un viaggio di una settimana sulla mia navicella spaziale persa nel vuoto alla ricerca da sempre di una pista d’atterraggio per toccare nuovamente terra e potersi finalmente riposare.