La resistenza, qualità indispensabile per sopravvivere,
Resistere al freddo, al caldo, ai vizi, alle droghe e resistere all’idea di credere che gli altri siano come noi ce li aspettiamo o come vorremmo che fossero.
Questo ultimo tipo di resistenza è il piu’ complicato da gestire.
E’ troppo bello lasciarsi prendere dalla fantasia e regalare qualità fantastiche alle persone che amiamo o che vorremmo amare.
Vestiamo da eroi i vigliacchi, ci sentiamo protetti dai codardi e regaliamo la parte migliore di noi a chi ha solo voglia di farsi un viaggio sul nostro corpo come fossimo una giostra su cui fare un giro per provare l’effetto che fa.
Bisogna resistere nel mostrarsi compassionevoli di fronte ai pianti del coccodrillo, resistere nel credere che le parole siano sincere.
Trovare quelle differenze tra “amore dire” e “amore fare”.
Non farsi colpire dal suono dei suoi richiami che sembrano aggrapparsi ai nostri “si” come se fossero l’ultimo appiglio prima del baratro.
E poi una volta che hanno preso ciò che volevano li vedi allontanarsi lanciandoti uno sguardo di supponenza, come a dirti che sei una pazza o un pazzo per esserti messa in testa idee strampalate di amore eterno.
Quell’amore eterno che usavano come esca per attirarti nella trappola.
Bisogna resistere alla tentazione di essere indispensabili per qualcuno e sperare solo nella magica combinazione di due lingue uguali in una babele di incomprensioni.
E sperare che tu veda cio’ che io nascondo, che io veda ciò che tu nascondi e che insieme troviamo il coraggio di resistere cosi’ tanto che saremo costretti a metterci tutta la forza che abbiamo per convincerci che noi siamo quelli che si cercavano da sempre e per sempre.
Photo by Henry Cartier Bresson