Ho poche certezze nella vita:
Tra queste la certezza che la femmina sia migliore del maschio, non parlo solo degli umani ma di tutti gli esseri viventi in cui esistano due sessi. Per questo spesso scrivo al femminile, per il piacere di provare a sentirmi migliore.
Questo racconto è di qualche mese fa…
Ti scrivo per dirti che nonostante il caldo che fa fuori dentro fa così freddo che sul cuore è spuntato un gelone viola.
Sei stato perfetto nel scegliermi per mettere alla prova la tua abilità di cacciatore.
Hai scelto la ragazza più stupida.
Sono cosi’ stupida che ti sarai meravigliato di come fosse facile puntare e colpirmi.
Chissà cosa hai pensato quando hai visto la tua preda avvicinarsi e inchinare la testa come per chiedere una carezza.
Certo non è divertente per un cacciatore poter colpire senza mirare, ma non per questo mi hai lasciata andare.
Mi hai preso quasi senza guardare, come si segna un gol a porta vuota, come si salta da uno scalino, come si morde un pezzo di pane.
Mi hai amata senza amore con lo sguardo che guardava altrove.
Ho passato la notte cercando di trovare un modo per ucciderti.
Più ci provavo più mi vedevo inquadrata dai tuoi occhiali che ingrandivano i tuoi occhi facendoli sembrare sinceri.
Togliti quel cazzo di occhiali.
Mostra quei due occhietti da topo a caccia di formaggio.
E a ripensarci come ho fatto a credere di poter essere amata da un uomo che ha i polpacci glabri per avere sempre indossato calzini che arrivano fino alle ginocchia?
Come ho fatto a credere che un uomo che bestemmia per un sorpasso potesse farmi felice?
Come ho fatto ad essere cosi’ stupida da illudermi di poter essere capita da chi ha una libreria vuota dove sopravvive solo un libro che spiega come diventare in una settimana un uomo di successo?
Ho amato il protagonista di un film che mi ero scritta da sola tralasciando il finale.
E il finale lo scrivo adesso.
Il finale è che il cacciatore è rimasto senza cartucce e la preda si avvicina per vederlo imprecare e scoprire finalmente ciò che è.
Un coglione che ama troppo se stesso per avere il coraggio di amare una donna.
Non soffro per te, soffro per me, per la mia incapacità di resistere alla tentazione di farmi accarezzare.
Tu non accarezzi, tu graffi nella stupida illusione di lasciare un segno da raccontare.
Ti è andata male.
Il segno se ne è andato.
Devi solo sparire.
Sparire per sempre.
E siccome so già che tornerai ti dico già da adesso di non farlo.
Saresti patetico e non potrei resistere alla tentazione di umiliarti.
Fine.