formiche ai piedi, ginnastica mattutina la stessa che facevo all’ora di ginnastica alle medie, il gatto dov’è, faccio miao e lui arriva e si struscia, cinque secondi poi se ne va, trovare le calze, le mutande, i jeans e una maglietta, andare in bagno e uscire di corsa per evitare che il cane faccia la pipì in casa, caffè nel bar di fronte a casa, l’aiuola dove la baby ama cagare, tornare a casa, mettersi alla scrivania, guardare fuori dalla finestra le persiane della casa di fronte, chiuse da una settimana, accendere il computer, ritrovarsi davanti le foto di un viaggio dove c’era lei e chiedersi dove sia lei ora, chiedersi come mai la felicità non sia capace di imprigionare il tempo, sembra che adori durare poco per sentirsi rara, la giacca appoggiata su un passamano, hard disk sparsi in giro, la memoria che si fa solida e la nostalgia che si fa liquida, scorre come un fiume dalla sua fonte fino al minuscolo mare del presente, cosi’ minuscolo che le onde si infrangono su se stesse, vorrei tornare indietro, chiedere alla maestra di insegnarmi come si fa a rendere felice una donna, una sola, non le mille con cui ho cominciato a costruire scale interrompendo il lavoro al primo gradino, sembra facile oggi essere cinici, prendere per il culo l’amore come fosse un gioco per rincoglioniti, sembra facile vedersi fuori da questi giochi e dire con espressione dura che non sopporti quelli che camminano mano nella mano, e col culo appoggiato su questa seggiola di legno aver voglia di scrivere la più bella storia d’amore che sia mai stata scritta e ritrovarsi a non scrivere un cazzo, sembra facile ma è un impresa trovare una scusa alla solitudine, pensare che sia da eroi affrontare la vita da soli facendo finta di non sentire quella voce che ti dice che non è da eroi ma è da coglioni, devo dare la colazione ai cani, aprire la finestra al gatto che ama guardare fuori e poi mettermi a lavorare, non consumare il giorno senza averlo usato, ci sono storie che nessuno ha mai letto, ma non per questo non sono mai avvenute… la donna che ho amato di più è quella che non ho mai incontrato…