Non mi interessa essere troppo intelligente.
Forse preferisco essere stupido.
E godere del mio caffè da Starbucks, della Coca Cola con la pizza, del latte condensato della Nestlè, e dell’hamburger da Mac Donald’s.
Non mi pongo il problema delle multinazionali, le sfrutto per godere.
Osservo e leggo la rabbia dei rabbiosi che le odiano e provo pena per chi ha voglia di arrabbiarsi per motivi che io, ignorante, non capisco.
Io mi godo l’elettricità, il riscaldamento, il frigorifero, l’automobile, l’aereo, il computer, il lettore musicale e tutto cio’ che questo “maledetto” mondo in preda al capitalismo piu’ spietato riesce a regalarmi.
Sono persino stupito che questo mondo sia cosi interessato a semplificarmi la vita.
Forse è perchè viaggio nel tempo e nell’ultimo viaggio mi sono ritrovato a vivere nel Medioevo in una casa riscaldata solo da un fuoco acceso al centro della stanza e la mancanza di una canna fumaria rendeva l’aria irrespirabile.
Poi ingiustamente fui incolpato di aver rubato una gallina e per provare la mia innocenza dovetti passare in mezzo a due cataste a cui era stato appiccato il fuoco.
Solo riuscendo a non bruciarmi potevo provare la mia innocenza.
Vidi pero’ bruciare una mia amica perchè accusata di essere posseduta dal diavolo.
E a dirla tutta ero anche stufo di lavarmi nella stessa acqua dove si lavava un intera famiglia.
Per non parlare di quanto doloroso fosse radersi con coltelli per intaglio che spaccavano la pelle.
Volete che vi racconti di quando vidi estrarre un dente senza anestesia?
Per questo ritornai al tempo presente.
Quello di oggi, dove ci possiamo permettere di lamentarci del fatto che il caffè americano è peggio di quello italiano.
A parte il fatto che ieri ho bevuto il caffè a Milano da Starbucks ed era buonissimo, a parte questo, se la gente viaggiasse un po’ piu’ nel tempo e si facesse meno seghe mentali sono sicuro romperebbe meno il cazzo con la voglia di cambiare il mondo.