Il coglione galattico

Non sai mai se incazzarti o metterti a ridere quando scopri che una ragazza che ti piace o con cui sei stato si è innamorata di un coglione galattico.
Rimani perplesso di fronte alla domanda senza risposta di cosa l’avrà portata a perdere la testa per un tizio che si depila le sopracciglia, che ha un pizzetto che sembra disegnato da Renzo Piano, o peggio ancora indossa mocassini azzurri con un espressione da duro che sembra sempre pronto ad uccidere chiunque guardi la “sua” donna.
La verità è che le donne amano i coglioni, si inebriano di coglioni, affondano la loro testa sulla pancia dei coglioni sentendosi in qualche modo gratificate dal fatto che forse un “coglione è per sempre”.
Come darle torto, il coglione ha bisogno di lei tanto quanto lei ha bisogno del coglione in un gioco di mutuo soccorso che esplode nella realizzazione del sogno che unisce stato e chiesa, e cioè farsi una famiglia.
Perchè il coglione ha questa capacità di rendersi non solo disponibile a recitare il ruolo di marito ma anche quello di padre.
Non importa se ha un passato da tossicodipendente o un presente da disoccupato, l'”homo coglionibus” per le donne è sempre più rassicurante dell'”homo selvaticus”.
Salvo poi sognare dopo qualche anno di tradirlo con un “homo selvaticus” famoso per la sua capacità di accoppiarsi senza guardarsi allo specchio e senza lasciare mocassini appaiati al bordo del letto.
Tutto questo per dire che non c’è bisogno di meravigliarsi della fantastica solitudine a cui ci siamo abituati fuggendo da sempre il ruolo di animali domestici.
Il branco avrà anche i suoi vantaggi ma solo se formato da lupi, se al contrario è formato da un uomo e una donna disperatamente alla ricerca di far combaciare le loro dipendenze affettive allora meglio rimanerne fuori e giocare al lupo solitario.
Anche perchè puoi sforzarti quanto vuoi nell’interpretare il ruolo del coglione per attrarre le femmine, ma prima o poi verrai smascherato e sostituito da un coglione originale.

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