strofinati gli occhi
metti a fuoco la statua nel parco
quella dell’uomo seduto su uno sgabello
che con la mano sulla fronte scruta l’orizzonte
a caccia di qualcosa che si muova
all’ombra di una palma
unica consolazione di un sole bastardo
lo riconosci il naufrago
che porta sotto l’ascella una mappa arrotolata
sulla testa ha un cappello da pirata
lo riconosci perchè ti assomiglia troppo
impossibile continuare a credere che lui non sia te
e avvicinandoti ti viene voglia di salire sul basamento
per accarezzarti una guancia e pulirti la fronte
coperta di polvere e rami secchi
e guardando negli occhi della tua copia di argilla
scoprirai quella vita
che non vedi più nella tua versione in carne e ossa