Mi sono scelto chi mi legge.
Voi non lo sapete ma siete il risultato di una selezione naturale.
Ho eliminato vagonate di stronzi, tutti quelli che davano consigli stupidi, psicanalisti improvvisati e amanti della grammatica perfetta.
Siete rimasti voi.
Ad alcuni piace tutto quello che scrivo persino le stronzate.
Altri sono più critici ma ogni tanto riesco a colpirli nel cuore.
La maggior parte di voi rimane in silenzio, nascosta, mi usa come passatempo magari al cesso mentre sta cagando.
Ma siete le persone da cui mi piace essere letto.
Fondamentalmente ogni volta che scrivo qualsiasi cosa io lo faccio sperando che qualcuno di voi lo legga.
Non è narcisismo ma il gusto infantile di mostrare un disegno al maestro sperando che mi gratifichi con una carezza.
Non siete molti, ma siete i migliori, i migliori per me.
Non avendo mai avuto la necessità di convincere nessuno preferisco essere letto da chi non ha bisogno di essere convinto di nulla.
Diciamo che vi ho scelto semplicemente perchè riconosco in voi l’appartenenza alla stessa tribù a cui appartengo io.
Il nome della tribù non lo sappiamo, ma sappiamo con certezza che nella nostra tribù non entrano spocchiosi fighettini e tantomeno fighe di legno, nella nostra tribù non c’è posto per chi si allunga il cazzo mostrando il suo reddito, e tantomeno vi troverete ipocriti progressisti con il complesso di superiorità.
Nella nostra tribù siamo tutta gente normale, casini da affrontare, bollette da pagare e sopravvivenza da guadagnare giorno per giorno così come fa l’animale selvatico nella foresta dove oggi si mangia e domani chissà.
Credetemi, forse non ci avete mai fatto caso, ma io ho scelto da chi farmi leggere e non importa quanti siete.
Quello che conta è che ciò che scrivo sia letto da gente che stimo e non da una massa di stronzi addomesticati.
Buonanotte gente.