16 anni

A 16 anni mi chiudevo nella serra in fondo al giardino e mi facevo le canne.
Fumavo perchè mi piaceva, perchè era trasgressivo, perchè le strade pericolose erano le piu’ divertenti da percorrere, e perchè c’erano cose che non riuscivo ad accettare.
E bevevo. Andava di moda l’EKU 28, una birra che assomigliava ad uno sciroppo, faceva schifo ma aveva 28 gradi saccarometrici che ti permettevano di ubriacarti con una sola bottiglia.
Ero un coglione?
Certo che ero un coglione.
C’erano anche quelli meno coglioni, quelli bravi a scuola, quelli che non bevevano e non fumavano, ma loro appartenevano ad un altra tribu’.
Noi eravamo i “giovani coglioni”, loro erano i “giovani vecchi”.
Della tribu’ dei “giovani coglioni” alcuni morirono per overdose, alcuni si schiantarono col motorino, la maggior parte abbandono’ la tribu’ per entrare nella comunità degli adulti.
Della tribu’ dei “giovani vecchi” sopravvissero quasi tutti, non abbandonarono mai la tribu’, semplicemente le cambiarono nome, e verso i quarant’anni si ritrovarono nella tribu’ dei “vecchi mai stati giovani” disperatamente alla ricerca del tempo perduto.
Io adoro i giovani anche per la loro capacità di fare stronzate, non avendo figli il mio è un punto di vista privilegiato, ma allo stesso tempo è un punto di vista piu’ obiettivo.
Guardando molti di loro rivedo me, la loro precarietà mi ricorda quella che era la mia precarietà, la loro voglia di sperimentare la provai anche io.
Credete sia facile osservare sogni, ideali e certezze sgretolarsi giorno dopo giorno di fronte al cinismo degli adulti?
In fondo farsi una canna è un diritto, il diritto di chiudere gli occhi di fronte ai delitti quotidiani di una politica fatta da adulti avidi di potere e di denaro.
E pensare che basterebbe legalizzare per depotenziare il fascino di tutte le droghe, basterebbe legalizzare per fottere le mafie, basterebbe legalizzare per riavere dell’erba o del fumo privi di tutta la merda che ci infilano dentro.
L’adolescente ha il diritto di essere coglione almeno tanto quanto l’adulto si arroga il diritto di essere egoista, cinico ed ipocrita.
Tutto questo perchè se penso al ragazzino che si è buttato dalla finestra durante la perquisizione dei Finanzieri mi viene una rabbia che è la stessa rabbia che provavo quando da adolescente scoprivo a poco a poco come ad arrivare primi fossero sempre gli stronzi e i bari.
E da grande confermo:
La qualità migliore per fare carriere è essere una merda.
I grandi hanno gia scelto da che parte stare.
Ma un adolescente di fronte al dilemma se essere uno stronzo di successo o un onesto perdente il minimo che puo’ fare è farsi delle canne per non pensarci.
Guido Prussia

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