Le cose

Ho un container dove tengo tutte le cose che ho raccolto nella mia vita.
E’ in un luogo che nessuno conosce. Sta dietro una colonna di container, credo sia il numero 34.
Le cose vivono.
Vivono dei ricordi che sono capaci di suscitare.
Vivono del desiderio che vi ha convinto ad acquistarle.
Vivono delle speranze che su quelle cose avete riposto.
Vivono della gioia che vi hanno dato.
Vivono della disperazione che avete provato nel perderle.
Vivono dei sogni e dei bisogni che vi hanno convinto a farle vostre.
E muoiono del nostro stancarci.
Muoiono dell’arrivo del nuovo modello che sostituisce il vecchio.
Muoiono per i nostri traslochi di casa in casa.
Trasloca il bambino che diventa uomo, l’uomo che diventa vecchio.
Non trasloca piu’ il vecchio che muore, ma in quella piccola e ultima casa non c’è posto per le cose.
Le cose sono vive, piu’ vive di noi che le dimentichiamo, piu’ vive dei nostri desideri destinati a consumarsi come le batterie che fanno funzionare le cose.
Potreste scoprire la storia della mia vita attraverso le cose che mi hanno accompagnato.
Il mio pupazzo preferito era un clown che veniva venduto insieme al suo cagnolino di plastica.
Con i primi soldi guadagnati comperai uno stereo portatile.
Il regalo piu’ bello che mi feci fu la mia prima chitarra.
Quando mi innamorai le regalai un mazzo di fiori finti.
Lo so fa un po’ schifo come idea.
Ma mi faceva piu’ schifo l’idea che appassissero.
Cose, che ci raccontano.
Tutto questo pensando a ieri quando sulla strada per Owatonna vidi un enorme capannone sulla sinistra dove si vendevano cose.
Sono uscito dalla Highway e sono andato a vedere.
E sapete che vi dico?
Mentre io guardavo loro, avevo l’impressione che fossero loro a guardare me.
Le cose vivono.
Le cose che ho fotografato in quel luogo sono il mio regalo per voi che mi seguite.
Magari trovate qualcosa che vi ricorda…qualcosa.

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