Birra aperta dal giorno prima

Birra aperta del giorno prima, calda e senza bollicine.
In mancanza d’altro si può bere.
Pipa con un resto di tabacco sul fondo.
In mancanza d’altro si può fumare.
Sulla musica non transigo, deve essere quella che voglio io.
Certo che non è facile trovare sempre nuovi argomenti su cui scrivere.
Se non ci fosse un mondo da osservare probabilmente rimarrei a corto di idee nel giro di qualche riga.
Ad esempio oggi…
Non capita spesso di andare a farsi ribattere un tatuaggio e trovare una splendida tatuatrice di 23 anni che aspetta solo di infilare il suo ago nella tua pelle.
Il mio corvo aveva le ali spelacchiate e sbiancate, cosa che per un corvo deve rappresentare un umiliazione pari a quella di un caprone scornato o di un leone senza denti.
Prepara con attenzione la sua macchinetta, appoggio la mano su un cuscino e via col nero.
Finito il tatuaggio chiedo se conosce qualcuno che possa farmi un piercing.
Certo che la conosce.
Chiama un amica che dice essere bravissima,
Arriva una splendida ragazza che mette su una mascherina, prepara un altro ago, mi fa sedere su un lettino e in un secondo mi infilza il sopracciglio.
Perfetto.
Vi dico subito che non esiste un motivo preciso per cui accade che mi faccio tatuare o infilzare se non il fatto inequivocabile che adoro fare cose senza motivo.
Pero’ oggi qualche motivo imprevisto c’era.
Erano le due ragazze bravissime e meravigliosamente belle che si sono prese cura della mia pelle lasciandomi un indelebile segno del loro passaggio.
E io cinquantacinquenne, con la sindrome dell’adolescente che ama segnarsi il corpo, sono uscito da quello studio indossando un sorriso da idiota con la sensazione di lasciare l’antro delle ninfe, casualmente scoperto in una giornata di navigazione in cui il caldo insopportabile sembrava l’unica caratteristica degna di nota.

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