Giornata di merda

Giornata di merda.
E lei risponde che fa parte della vita.
Aspetta che lo ridico.
Giornata di merda.
E lei con quel sorriso papale mi spiega che gli alti e bassi fanno parte della vita.

Cazzo….
Tanto vale uscire a comprarsi un cartone di birre, ci scommetto la palle che sapranno tirarmi su meglio di qualsiasi frase tratta da qualche aforisma di osho.
Cercare l’empatia mi terrorizza.
Mettere al corrente le persone di un eventuale malessere interiore o fisico è ormai diventato un rischio.
Il rischio di sentirsi rispondere con un sorriso di merda e una frase comperata al supermercato delle banalità, secondo scaffale a sinistra vicino ai detersivi, ne basta una goccia e vi pulite la coscienza.
Hai messo a posto tutta la casa poi sei uscita portandoti via l’accendino e io ho fatto un casino pazzesco per cercarlo che ora la casa fa più schifo di prima.
Non l’ho trovato, ho la sigaretta spenta e sono incazzato.
Poi do un occhiata per terra e spunta un meraviglioso accendino azzurro.
Lo amo.
Lo amo come si ama chi in silenzio sa darti quel fuoco di cui hai bisogno.
Cercasi donna capace di essere come l’accendino introvabile mentre la tua sigaretta in bocca aspetta di essere accesa e tu hai una fottuta voglia di trasformare in fumo tutta la merda che hai dentro.

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