Mi manca

Mi manca
La prova
Che tutto cio’
Che mi sta accadendo
Sia qualcosa di vero.
Mi manca
La controprova
Della tua opinione
Paragonata alla mia.
Mi manca
Quello spazio
Sotto le lenzuola
Che tu riempivi
Con il tuo corpo.
Mi manca
Il sorriso ingenuo
Del bambino
Che ha vinto
Una scommessa
Scommettendo
Su se stesso.
Mi manca
L’orizzonte aperto
Che concede innumerevoli
Vie di fuga.
Mi manca
Quella sensazione
Che il tempo
Non abbia mai fine.
Mi manca
Il poter pronunciare
Quella manciata di parole
Che girano intorno
Al sentimento amoroso
Quel mucchio disordinato
Di suoni
Che ti portavano
A colmare
La distanza
Fra me e te.
Mi manca
La musica ispirata
Da un intuizione.
Mi manca
Il cane in fondo al letto
E le fughe di notte
Che solo il cane conosceva.
Mi manca
La sigaretta del dopo cena
Quella che non faceva male
Perché non c’era scritto
Da nessuna parte.
Mi manca
Il dondolare sul materassino
In mezzo al mare
Con lo sguardo
All’altezza delle onde
E le onde che nascondevano
La spiaggia
Ed ero naufrago
Per fantasia.
Mi manca
La paura di mio padre
Che voleva salvarmi da tutto
Ed il mio coraggio
Che voleva essere messo alla prova
Ogni giorno.
Mi manca
La gioventu’ di mia madre
E le botte con mio fratello
Le partite di calcio
E l’autobus numero 33.
Mi manca
Quella collezione di amici
Con cui si parlava di ragazze
Come i pirati
Parlano
Di terre da conquistare
E tesori da nascondere.
Mi manca
Il sudore nelle mani
Che per la prima volta
Si allacciavano alle tue mani
E lo sfregare delle dita
Sui jeans
Per cercare di rendere
La pelle
Priva di emozioni visibili.
Mi manca
Il vecchio telefono
Casalingo
Che dovevi aspettare
E le attese
Per sentirti
Che rendevano indimenticabile il sentirti.
Mi manca
La timidezza della televisione
Che rese indimenticabile
La prima volta che vidi il tuo seno.
Mi manca
L’impegno politico
Disordinato
Scollegato
Da tutte le invidie
Legato
Alle idee
Acerbe
Di chi crede ancora
Che le idee
Si possano trasformare in ideali.
Mi manca
La voglia
Di disubbidire.
Mi manca
Tutto cio’ che il tempo
Ha corrotto
Non per colpa del tempo
Ma per l’ignobile uso
Che gli uomini hanno fatto
Di tutto questo tempo
Che è stato
E non sarà mai piu’.
Guido Prussia
Nella foto il mio van al tramonto dopo una delle tante, indimenticabili, giornate on the road.
(che torneranno presto)

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